Chi Sono

A Cori ci sono nato. Nel 1940.

Figlio probabilmente della licenza militare di un padre che di lì a poco sarebbe stato deportato per 4 anni in un campo di concentramento in Germania. Un paese contadino, protetto dai Lepini che guarda la pianura da 400 metri di altezza.

Uno di quei paesi sconosciuto ai più e forse anche a chi ci vive. Un paese che nei molti secoli ha vissuto i passaggi della storia ricavandone vestigia e testimonianze. Tutto questo mentre la gente continuava a vivere di agricoltura, di sane abitudini e di tempi scanditi dalle stagioni e dai raccolti: la vite per il vino, le olive per l’olio, il tabacco, il grano ed i frutti della terra.

 Famiglie povere, come la mia, abituate a strappare alla terra il cibo sperando in un raccolto copioso e nella fortuna del tempo.

Ed a camminare a piedi per il rito quotidiano del lavoro in campagna. Famiglie di antiche tradizioni, di pane fatto in casa, di latte appena munto, di baratto, di sottane lunghe e lunghe discussioni tra uomini stanchi.

Che non si sono mai potuti  rendere conto di quello che il proprio paese aveva prodotto nei secoli.

 Non hanno saputo che Cori è nato 800 anni prima di Roma ma di sicuro hanno visto il tempio d’Ercole e quello dei Dioscuri con la via delle colonne solo perchè hanno fatto parte ogni giorno dei propri tragitti abituali.

Hanno visto da fuori la Chiesa dell’Annunziata o sono andati a Messa in quella di Sant’Oliva: non sanno che nella prima ci sono affreschi del XV secolo della scuola di Cimabue e che la seconda nel XII secolo è stata costruita sui resti del tempio di Giano e poi ampliata ed affrescata nel 1500.

Magari sono passati di fronte alla Chiesa di San Salvatore che custodisce opere di Anastasio Fontebuoni o a quella di Santa Maria costruita nel XII secolo e continuamente trasformata fino al XVII.

 Di sicuro sono andati in pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Soccorso la seconda domenica di maggio per ricordare l’apparizione della Madonna ad una bambina nel 1500:

lo hanno fatto insieme a tutti i coresi del momento che si riuniscono per questa festa religiosa tradizionale. Hanno passeggiato per anni sui terrazzamenti della collina che reggono il paese senza sapere che sono stati realizzati nel V-VI secolo avanti Cristo con mura poligonali, dette ciclopiche, di pietre enormi, squadrate che sopravvivono imperterrite da secoli.

Come resiste il Ponte della Catena che dal primo secolo A.C. ha visto passare su di lui i Romani, Barbarossa , San Francesco, notabili, gente comune, I carrarmati tedeschi e le camionette americane, i carretti, gli asini ed i SUV di ultima generazione.

Ho iniziato a disegnare, passione ripresa più tardi con l’intento di tramandare i colori e le tradizioni del mio paese.

Disegnare per me senza sapere che il tempo mi avrebbe riservato non poche sorprese.

Certo che il mio intento non era quello di diventare un pittore famoso: in fondo per più di 30 anni ho lavorato in fabbrica. Nemmeno di essere messo insieme ai personaggi illustri di Cori.

 Tanti se li metti uno dietro l’altro.

A dimostrazione che un piccolo paese può produrre arte e cultura, ingegno e creatività ulteriori rispetto a meno di 10000 anime.

Un Santo: san Tommaso da Cori Due vescovi Un arcivescovo 3 generali Scrittori: Elio Filippo Accrocca poeta Gabriella Sobrino poetessa e traduttrice di Emily Dickinson Cesare Chiominto L’attore Luigi Pistilli Il critico d’arte Maurizio Marini uno dei massimi esperti  mondiali di Caravaggio L’ingegnere aeronautico Alessandro Marchetti a cui si devono la progettazione di aerei all’avanguardia come i Savoia-Marchetti Molti di loro hanno avuto lustro locale, altri si sono fatti conoscere nel mondo, la maggior parte sono nascosti alla memoria collettiva, quella che oggi vorrei risvegliare.

Per raccontare una storia strana.

Quella di un autodidatta che ha deciso di portare il suo paese, Cori, in giro per il mondo. Per la verità non era l’intento iniziale quando ho ripreso i pennelli in mano a metà degli anni ‘70. Volevo solo riportare su tela i colori, le atmosfere, le persone ed i luoghi della mia infanzia e della mia vita.

Ho scoperto nel tempo che ogni persona ha il mio stesso sentimento nella memoria e che bastava molto poco per farlo riaffiorare: uno scorcio, un colore, un’atmosfera.

Ho cominciato a partecipare a mostre ed a vincere premi che hanno portato il mio paese fuori dai suoi confini geografici:

Le mie opere sono finite nelle abitazioni private di Personaggi del cinema e dello spettacolo, oltre che dello sport

 

Cile , Perù, Brasile, Australia, Portogallo, Francia, Canada, Stati Uniti, Cina, Russia, Sud Africa.

Le osterie del paese, il vecchio sarto, la donna che porta il latte, i vecchi forni a legna, la raccolta delle olive, la vendemmia, il ritorno dal lavoro in campagna tutte quelle immagini della memoria del mio paese ricco di storia e di tradizioni si trasferiscono nelle case di persone attratte dalle immagini dei ricordi che sono anche nel loro immaginario.

 

Dall’inizio degli anni 70 è passato mezzo secolo.

 Non avrei mai pensato da quel giorno in cui ho ripreso in mano i pennelli che la vita mi avrebbe permesso di portare Cori, attraverso i miei quadri, nelle mani di decine di personaggi: Attori ( Monica Vitti, Dalila di Lazzaro, Edwige Fenech, Marisa Merlini, Paola Gassmann, Claudia Gerini, Anna Kanakis, Ilaria Spada…) Cantanti ( Toni Renis, Peppino di Capri, Rita Pavone, Bobby Solo, Adriano Celentano, Katia Ricciarelli, Ivana Spagna, Rita Forte, Anna Tatangelo, Tullio de Piscopo…), Poeti ( Alda Merini, Giorgio Caproni, Mario Luzi, Gabriella Sobrino…) , Registi ( Carlo Verdone, i fratelli Vanzina… ) Personaggi dello spettacolo ( Mara Venier, Pippo Baudo, Simona Ventura, Alberto Castagna, Mino D’Amato, Sandra Milo, Maria Giovanna Elmi, Marina Morgan, Alessandra Canale, Anna Kanakis, Francesca Rettondini, Matilde Brandi… ) Stilisti di moda ( Rocco Barocco, Egon Von Furstemberg, Gianni Molaro… ) fotografi come Bruno Oliviero ed un premio Nobel come Rita Levi Montalcini, Calciatori ( Ronaldo, Zamorano, Baggio, Di Biagio, Vieri, Eric Blanc, Peruzzi, Cauet, Claudio Lippi) e persone speciali come Madre Teresa di Calcutta e Alda Merini.

 Con ognuno di loro ho condiviso la mia esperienza di vita ed i colori, i profumi, la cultura contadina del mio paese. Il paese dove sono nato e che pochi conoscono per le bellezze e la storia che rappresenta. La mia piu’ grande soddisfazione non e’ tanto quella di sciorinare una serie di nomi importanti ma bensi di essere consapevole del  fatto che attraverso le mie opere, il mio paese e’ presente in tutto il mondo e nelle case di persone frequentate da persone altrettanto di tutto il mondo.

Ho voluto raccontarvelo attraverso la mia storia. Grato che la abbiate letta.

Giovanni Ricchi